📣Comunicato Stampa: n. 6/2021

NANCY PORSIA E ALTRI CRONISTI INTERCETTATI DALLA PROCURA DI TRAPANI.
ODG E ASSOSTAMPA DI BASILICATA: “SCONCERTO PER UNA DERIVA INQUIETANTE”

Giornalisti minacciati di morte da bande criminali.

Giornalisti che raccontano vicende di migranti, di tragedie avvenute in mare, di soccorsi effettuati o negati.

E la Procura di Trapani cosa fa?

“Anziché proteggermi, mi intercettavano. Mentre le Intelligence di altri Paesi mi guardavano le spalle”, denuncia Nancy Porsia, giornalista free-lance lucana, esperta di vicende libiche, intercettata mentre interloquiva con le sue fonti, discorreva con la sua legale, l’avvocata Alessandra Ballerini, e faceva il punto, tra l’altro, su indagini riguardanti il caso Giulio Regeni.

L’Ordine regionale dei Giornalisti e l’Associazione della Stampa di Basilicata apprendono con stupore e sconcerto la notizia pubblicata dal quotidiano “Domani” che, se confermata, segnerebbe una deriva inquietante in materia di rispetto del diritto di cronaca e dell’esercizio della libertà di stampa nel nostro Paese.

Ordine regionale dei Giornalisti e Associazione della Stampa di Basilicata, nell’esprimere vicinanza e solidarietà a Nancy Porsia e agli altri cronisti sottoposti ad analogo trattamento (Nello Scavo, Sergio Scandurra, Francesca Mannocchi, Carla De Pasquale, Fausto Biloslavo), uniscono la loro voce a quella di Ordine nazionale e Fnsi quando – rivolgendosi alle autorità di garanzia – chiedono di fare piena luce su questa vicenda e sollecitano spiegazioni su come e perché sia stato possibile violare il segreto professionale dei cronisti ed effettuare trascrizioni delle conversazioni di persone, non sottoposte a indagini, impegnate a svolgere un’opera costituzionalmente tutelata.

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